Il Piano Nazionale Impresa 4.0

Investimenti, produttività e innovazione per le industrie e le imprese.

Il Ministero dello sviluppo economico ha varato nel 2016 un pacchetto di interventi denominato Piano Nazionale Industria 4.0, recentemente aggiornato in Piano Nazionale Impresa 4.0, a sottolineare come i beneficiari delle misure non siano solo le industrie ma tutto il mondo imprenditoriale, artigiani compresi.

L’obiettivo finale del Piano Nazionale Impresa 4.0 è aumentare la competitività delle aziende italiane intervenendo sulla competitività del sistema-paese, anche in risposta a programmi simili già avviati negli Stati Uniti, in Francia e in Germania. Si legge infatti sul sito internet del Ministero dello sviluppo economico che questo piano “è l’occasione per tutte le aziende che vogliono cogliere le opportunità legate alla quarta rivoluzione industriale”.

Le direttrici

Il Piano Nazionale Impresa 4.0 è concepito lungo quattro direttrici strategiche, di cui due definite “chiave” e due “di accompagnamento”.

Direttrici chiave:

  • investimenti innovativi
  • competenze

Direttrici di accompagnamento:

  • infrastrutture abilitanti
  • strumenti pubblici di supporto

Ciascuna direttrice mira a ottenere obiettivi e risultati coerenti con l’idea di fondo di migliorare la competitività, la produttività e la flessibilità del sistema Italia.
È prevista anche una governance, denominata Cabina di regia, che come specificato dal ministro Calenda deve prevenire le interferenze di forze centripete non richieste e operare come un’assemblea degli azionisti, riunendosi periodicamente per valutare i risultati.

Direttrici strategiche di intervento Piano Nazionale Industria 4.0

Le direttrici strategiche secondo il Piano nazionale Industria 4.0

Incentivi e benefici per le imprese

Il Piano Nazionale Impresa 4.0 prevede incentivi per chi investe in innovazione con strumenti tecnologici e attività di ricerca e sviluppo. Ecco le agevolazioni previste, molte delle quali cumulabili tra loro, così come illustrate dal sito internet del Ministero dello sviluppo economico.

Iper Ammortamento

Supervalutazione del 250% degli investimenti in beni materiali nuovi, dispositivi e tecnologie abilitanti per la trasformazione 4.0, sia in modalità leasing che acquistati ex novo.
Vai al link ufficiale

Super Ammortamento

Supervalutazione del 140% degli investimenti fatti in beni strumentali (leasing o acquistati ex novo). Se già si beneficia dell’iperammortamento c’è l’opportunità di sfruttare l’agevolazione pure per gli investimenti in beni strumentali immateriali (sistemi IT e software).
Vai al link ufficiale

Nuova Sabatini

Agevola l’accesso al credito delle imprese: sostiene gli investimenti per acquistare (o ottenere in leasing) macchinari, impianti e attrezzature a scopo produttivo. Vi rientrano anche software, hardware e tecnologie digitali varie.
Vai al link ufficiale

Fondo di Garanzia

Questa misura sostiene l’accesso ai finanziamenti delle piccole e medie imprese tramite la concessione di una garanzia pubblica che affianca le garanzie reali presentate dalle aziende e quindi senza costi ulteriori per polizze o fidejussioni.
Vai al link ufficiale

Credito d’imposta R&S

Credito d’imposta pari al 50% sulle spese incrementali in Ricerca e Sviluppo, riconosciuto fino a un massimo di 20 milioni di euro all’anno per beneficiario.
Vai al link ufficiale

Startup e PMI innovative

Quadro di riferimento dedicato per startup e pmi innovative riguardo a mercato del lavoro, agevolazioni fiscale, semplificazione amministrativa, diritto fallimentare.
Vai al link ufficiale

Patent Box

Attiva un regime opzionale di tassazione per quei redditi che derivano dall’utilizzo di opere d’ingegno, di brevetti industriali, di marchi, di disegni e modelli, compresi i processi, le formule e le informazioni relativi a esperienze acquisite in ambito industriale, commerciale o scientifico e che siano giuridicamente tutelabili.
Vai al link ufficiale

Sviluppo delle competenze

Per quanto riguarda lo sviluppo delle competenze, il Piano Nazionale Impresa 4.0 introduce i Digital Innovation Hub e i Competence Center. Un Digital Innovation Hub è un ponte tra impresa, ricerca e finanza, e ha funzioni di consulenza, sensibilizzazione e supporto. Un Competence Centre prevede invece il coinvolgimento di università, aziende private e centri di ricerca (obbligatoria la presenza di almento un organismo di ricerca). Un Centro di Competenza ha lo scopo di sostenere la ricerca, il trasferimento tecnologico e la formazione in materia di nuove tecnologie avanzate.

Digital Innovation Hub e Competence Center I4.0

Le competenze secondo il Piano nazionale Industria 4.0

Un primo bilancio: risultati positivi

A più di un anno di distanza dalla sua emanazione, è tempo di un primo bilancio per il Piano Nazionale Impresa 4.0 varato dal Governo. I numeri confermano che la strada intrapresa è davvero buona. Come sottolinea il ministro Calenda, ci sono molti indicatori che testimoniano la validità delle misure. A livello informativo molto è stato fatto e gli imprenditori hanno da tempo preso confidenza con la materia. Poi ci sono l’aumento di ordinativi di beni 4.0 (+9%) e l’aumento di aziende che investono in ricerca e sviluppo (+ 4.500 unità rispetto al 2016) che fanno ben sperare per il futuro.
Di certo non ci sono solo lati positivi. Alcuni aspetti, come il divario nord-sud e la debolezza del venture capital italiano, restano ancora registrare, ma nel complesso il bilancio è senz’altro positivo.

La fase due

Il Governo ha confermato le misure intraprese anche per il 2018. Quella che è stata da più parti come la “fase due” del Piano Nazionale Impresa 4.0 prevede un potenziamento degli sforzi nella formazione e nello sviluppo di competenze dei dipendenti di un’impresa. Le imprese italiane hanno un deficit di competitività anche a causa della poca preparazione di professionisti e lavoratori sui temi principali della nuova rivoluzione industriale. Per ovviare a questa situazione sono stati istituiti fondi ad hoc per sostenere economicamente le imprese che investono in formazione.

Fonte immagine della testata: Ministero dello sviluppo economico


Ti è piaciuto questo articolo?
Qual è il tuo punto di vista?
Parliamone online.