Per migliorare la propria reputazione online: un viaggio nei segreti del web.

Nella vasta e intricata epoca del mondo digitale, dove ogni like, commento e condivisione contribuisce a plasmare la narrativa online e la percezione altrui, insieme ci addentriamo in un’analisi del contesto del Web e Social Monitoring e delle implicazioni che passano per il Sentiment.

Con la diffusione dei social media e dell’uso – non sempre corretto del digitale, abbiamo assistito negli anni a casi di crisi che hanno fatto scuola e campagne marketing fallite perché non tenevano in considerazione variabili note al pubblico ma non ai manager d’azienda. Wave di consenso e dissenso che viaggiano a ritmi sempre più veloci e che per tentare di governali occorre prima conoscerli, avendo così modo di predisporre strategie correttive che diano un reale contributo al miglioramento alla percezione del brand o del prodotto di turno.

Il labirinto dell’Informazione Digitale

Il Web e i Social Media, intrecciati in un labirinto di informazioni e posizionamento sui motori di ricerca nelle loro tante sfaccettature, riflettono la complessità della comunicazione contemporanea soprattutto nella fase storica della post verità. L’era digitale ha scardinato le tradizionali barriere, dando vita a un terreno in continua evoluzione, dove le conversazioni si sviluppano in tempo reale, sfidando la linearità delle narrazioni convenzionali.

Il significato nascosto delle menzioni online

Nel tentativo di comprendere la vera essenza delle menzioni online, l’approccio che abbiamo scelto di intraprendere ci ha spinto ad avventurarci oltre la superficie delle parole digitate. Ad esempio l’ideazione di un indice proprietario che classifica i risultati raccolti tenendo in considerazioni molteplici variabili rivela il desiderio di andare oltre la semplice raccolta di dati, cercando invece di capire il contesto e l’effetto reale prodotto dietro ogni mention. Questo sforzo di interpretazione mira a
rivelare la complessità delle conversazioni online, spesso sfuggite ad un’analisi superficiale di base solo affrontata da un punto di vista qualitativo.

L’Ascolto oltre i confini tradizionali

Con uno sguardo rivolto verso l’ascolto, ci siamo resi conto della necessità di dotarci di un ampio mix di strumenti di web e social scraping, capaci di identificare e raccogliere conversazioni pubbliche sulle più diffuse piattaforme digitali oggi in uso dall’ampio pubblico. Non ci fermiamo alle piattaforme più conosciute, ma testiamo sempre nuovi tool, avendo così oggi la possibilità di estendere il nostro radar laddove altri non riescono, catturando ad esempio le conversazioni emergenti su piattaforme come TikTok e LinkedIn. Piattaforme queste, che in Italia stanno avendo una crescita verticale in termini di utenti e frequenza di utilizzo e che sono di interesse per segmenti di utenza sempre di maggiore interesse come i giovani e i professionisti.

L’Arte di estrapolare Insight di valore

Nella selva di mole enormi di dati e fogli excel incomprensibili ai più, la capacità di estrapolare insight significativi richiede un occhio attento e un approccio multidisciplinare che solo poi sfocia nella data visualization. Alla base c’è la necessità di comprendere quali sono le informazioni realmente di interesse per il top management e trovare il modo, attraverso la raccolta dei dati, di riuscire a capire come intercettare in modo significativo tali informazioni. In questo ci aiuta il nostro background di imprenditori digitali, con un DNA abbastanza creativo e con esperienza nel mondo del marketing. Cerchiamo infatti di distillare ogni volta il significato dietro le cifre. L’obiettivo è di fornire analisi strategiche utili alle diverse unit di un brand che non siano solo informative, ma che attingano alle radici delle dinamiche digitali e che siano realmente utili ai fini del business, del posizionamento aziendale e della percezione diffusa.

Flessibilità nell’analisi, diversificazione nei contesti

Il nostro background, distante da un posizionamento su un settore tradizionale come quello delle aziende che forniscono sondaggistica tradizionale – molto spesso eterodirette e i cui risultati sono viziati dal modo in cui le domande vengono poste – realtà che elaborano survey sulla customer satisfaction, ci spinge a esplorare nuovi scenari. Questa mancanza di limiti che non sentiamo nostri, contribuisce a plasmare la nostra flessibilità, consentendoci di adattarci a nuovi contesti e scenari emergenti. L’analisi diventa così un esercizio di comprensione trasversale anziché una visione settoriale ristretta.

Data Driven nell’ombra del Marketing

Nel ribaltamento delle prospettive, anche se a nostra volta ne facciamo buon uso, ci distanziamo anche dall’etichetta di un’azienda che utilizza semplicemente software di data scraping. Siamo, invece, un’agenzia di marketing e comunicazione che offre servizi e consulenze strategiche abbracciando il concetto “Data Driven” in ogni declinazione possibile. La nostra missione è incorporare i dati nelle pieghe del processo comunicativo, in un tentativo di illuminare le strategie in modo consapevole con informazioni precise, analisi approfondite e indicazioni a valore aggiunto.

Nel nostro viaggio che passa per l’intricato mondo digitale, navighiamo attraverso le analisi svolte sul Web e sui Social media, abbracciando la complessità, sfidando le convenzioni frutto delle esperienze empiriche e cercando di svelare la vera storia dietro i bit e i byte che compongono la nostra realtà.


di Gianluca Pontecorvo (I SAY) per madeinitalylab


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