BLUESIDE, QUANDO IL VETRO È PURA EMOZIONE

Limpide armonie. Paziente bellezza. Con Blueside il vetro esprime suggestioni nuove e fa vivere un’esperienza multisensoriale tra arte, musica jazz e buon cibo.

Pochi materiali possono vantare le qualità del vetro. Versatile, affidabile, sorprendente. Il vetro fa parte della storia dell’uomo. Una capacità unica di essere al tempo stesso umile e nobile, pratico e raffinato.

E proprio in Umbria c’è una famiglia che da generazioni sta dedicando tutta sé stessa al vetro. Oggi Made in Italy Lab incontra con piacere il presidente di Steroglass e Blueside, Roberto Falocci, che ci accoglie nella sede alle porte di Perugia (località San Martino in Campo) per parlare di vetro, artigianalità e design.

Roberto, presentaci il marchio Blueside.

Il marchio nasce nel 2009, forte della grande esperienza pluriennale di Steroglass in materia di prodotti e apparecchiature in vetro per il settore alimentare, dell’enologia, della chimica e delle biotecnologie.

Con Blueside volevamo creare una linea di oggetti in vetro borosilicato soffiato, ad altissimo contenuto di design. Creazioni artigianali uniche, adatte a contesti raffinati come degustazioni slow food, arredamento living, moda, gioielli e cura della persona.
Bluside è emozione, anzi: emozioni. Vogliamo coinvolgere i nostri clienti in un’esperienza polisensoriale.

Profumatori d’ambiente in vetro borosilicato – linea Desiderio.

Hai parlato di borosilicato, artigianalità, emozione. Spiegaci meglio…

Il vetro borosilicato 3.3 è un vetro neutro, di una purezza assoluta. È il vetro più puro che esista, con prestazioni sbalorditive. Un materiale di qualità superiore, resistente agli shock termici, privo di elementi contaminanti, perfettamente trasparente, leggero, versatile e rimodellabile al fuoco.

Grazie a queste caratteristiche, le mani sapienti dei nostri maestri soffiatori forgiano oggetti di piccole e grandi dimensioni, esclusivamente con tecnica artigianale. Sono creazioni spesso impossibili da creare o riprodurre con l’ausilio di automatismi o di stampi.

A proposito di ispirazione: da che tipo di ricerca o processo creativo nascono le collezioni Blueside?

Raccogliamo ispirazioni da tanti ambiti diversi. Per esempio dalla natura, dall’arte, ma anche dalla musica jazz, perché vogliamo ritrasmettere l’emozione che anima il musicista sul palco e il pubblico durante un concerto d’atmosfera.
Una squadra di architetti, designer e creativi, insieme a me, trasforma tutte queste suggestioni in concept di prodotti.

E poi c’è il blu, che riflette il significato di pulizia perché è il colore dell’acqua, del mare, del cielo: gli elementi più immensi e più belli che la natura ci dona. Il blu è anche il colore della sensibilità, della profondità di sentimento, della calma e della sicurezza. Favorisce un’esperienza piena e pura delle cose.

A volte, a seconda della complessità o dell’importanza strategica del prodotto, ci avvaliamo di grandi chef o esperti di settore per validare i nostri prodotti prima di immetterli in collezione.

Calici in vetro borosilicato per la degustazione di vini – linea Sailor.

Vetro borosilicato che esalta anche gli altri materiali.

Sì, nelle nostre collezioni combiniamo spesso il vetro borosilicato anche ad altri materiali di pregio, come porcellana, legno, alluminio, acciaio, argento. Vogliamo creare equilibrio e armonia tra vari materiali.

Bluside ha già da anni una sua presenza vivace in uno dei contesti più caratteristici del centro storico di Perugia, via Oberdan. Già da fuori si capisce che non è un semplice negozio…

Vero. Infatti è un glass design concept store, che noi chiamiamo Blueside Cult Store. È un luogo di interesse culturale per la città, dove le persone possono incontrarsi e condividere esperienze, scoprire nuove, aprirsi alla bellezza, ascoltare e suonare musica dal vivo. La musica è un’esperienza fondamentale per comprendere la filosofia Blueside. Siamo aperti alle contaminazioni, infatti uniamo arte, design, musica e cibo. Vogliamo vivere e far vivere alle persone emozioni multisensoriali.

Roberto, Lisa e Edoardo Falocci nel glass design concept store di Perugia.

La lavorazione del vetro: un’attività storica, simbolo dell’artigianato artistico italiano ma al giorno d’oggi poco conosciuta, specie dai giovani.

E’ un mestiere difficile ma che può dare tante soddisfazioni, se c’è la giusta motivazione. Un mestiere di arte, di artigianalità, di passione, di manualità. Servono impegno e pazienza per arrivare a certi livelli, ma l’emozione che si prova a creare con le proprie mani degli oggetti unici e di valore artistico è impagabile.

Perché il made in Italy è così apprezzato all’estero?

Il senso del bello e l’estro creativo dell’Italia hanno pochi eguali nel mondo. Non tutti i popoli hanno vissuto una storia di fervore artistico-culturale come l’Italia, basti pensare al Rinascimento. Noi siamo figli della bellezza, dell’arte, dell’artigianato e tutto ciò si riflette anche nella creazione di prodotti di uso quotidiano per il mercato contemporaneo.

Inoltre qui da noi ci sono artigiani e maestranze con una altissima specializzazione nelle tecniche lavorative eseguite con rigore e qualità straordinarie.

Un maestro soffiatore mentre crea un’opera in vetro per il glass design concept store.

Perché in Italia è difficile fare impresa?

Perché la classe politica non sa essere classe dirigente, non ha visione strategica, non valorizza la scuola e la ricerca. Non riesce a far fruttare al meglio le bellezze naturali e storico artistiche che possediamo.
In Italia fare impresa è difficile perché le aziende si scontrano ogni giorno con una tassazione insostenibile e una burocrazia soffocante.

La tecnologia uccide l’artigianato?

No, a patto che le nuove generazioni vengano educate alla bellezza. Se c’è amore per l’arte, la cultura e la bellezza non c’è tecnologia capace di distruggere questi valori. E anche qui la politica dovrebbe fare la sua parte…
La tecnologia è utile, ma passa, invecchia e a volte non lascia tracce. Invece l’arte il design e la bellezza possono essere canoni anche eterni.

Che tipo di persona dovrebbe essere il buon imprenditore?

L’imprenditore deve saper rivestire tanti ruoli, sempre con la stessa credibilità. Un buon imprenditore deve considerare i suoi dipendenti come dei figli, porsi nei loro confronti come educatore e motivatore, anche con bastone e carota, quando servono. Una persona che deve trasmettere equilibrio e fiducia, un trascinatore capace anche di mettersi in discussione, di non adagiarsi mai.

Soffieria, foto di gruppo.

Progetti per il futuro?

Non posso rivelare troppo, purtroppo. Dico solo che stiamo mettendo in piedi una strategia di internazionalizzazione per inserirci in alcuni mercati esteri di nostro interesse, contesti dove il prodotto italiano di altissima fascia è molto richiesto. Stiamo valutando alcune partnership con imprenditori e distributori del settore lusso.

Made in Italy Lab ringrazia Roberto Falocci per il bel viaggio alla scoperta delle lavorazioni artistiche del vetro e di Blueside Cult Store.

Blueside – Emotional Design
https://www.blueside-design.com/
Via Oberdan, 39/41
Perugia
Umbria


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