Palmerini, la grande famiglia dei ricambi auto

Incontro con il gruppo umbro di aziende del settore autoricambi per parlare di mercato, innovazione e prospettive aziendali per il futuro

Un gruppo di aziende con 70 addetti, 1.700 clienti nei settori commercio e industria, ben 25.000 automobilisti clienti dei centri revisione. Oltre 20 milioni di euro di fatturato e un previsionale di crescita del 5% per i prossimi tre anni. Il traguardo dei 60 anni di attività ormai a un passo.

Numeri e dati che raccontano di un’azienda in salute, con radici solide e lo sguardo proiettato al futuro. Palmerini Group è una delle realtà più interessanti del centro Italia nel settore automotive e dei ricambi per automobili. Ne fanno parte Palmerini Autoricambi, specializzata nella distribuzione, vendita e produzione di ricambi e lubrificanti automotive; CAR, centri auto revisione; Oleodinamica Palmerini, specializzata nel settore industria oleodinamico e pneumatico con attività di vendita, assistenza e produzione.

Made in Italy Lab incontra con piacere l’amministratore delegato Giuseppe Palmerini, che ci presenta da vicino il gruppo di aziende e ci parla del settore autoricambi, in modo particolare di batterie e oli motore.

Giuseppe, partiamo con una breve biografia di Palmerini Group: raccontaci le tappe più significative dello sviluppo aziendale.

Nel 1962 Rino Palmerini e la moglie Amelia danno vita a un’attività di vendita e riparazione per auto, moto e cicli, che nel corso del tempo si trasforma in Palmerini Autoricambi, con l’ingresso in azienda dei figli Giuseppe e Antonello, che hanno contribuito alla crescita globale del gruppo.

Siamo dunque passati dalla Palmerini Rino, ditta individuale che vendeva cicli e moto con relativi ricambi, alla Palmerini Autoricambi, potenziando il settore Automotive e inserendo per primi, negli anni ’70, anche i ricambi per vetture estere, per poi espanderci a livello interregionale negli anni ‘80 con l’apertura di filiali a Firenze, Ancona, Pescara e Roma.

Antonello, Giuseppe e Nicola Palmerini

Da sinistra: Antonello, Giuseppe e Nicola Palmerini

Espansione nel settore autoricambi che poi è continuata anche negli anni ’90 e nei decenni successivi.

Gli anni ‘90 hanno visto la copertura del territorio nazionale con l’aggiunta della filiali di Milano, Padova, Cagliari, Napoli e Catania. Negli anni ’90 abbiamo creato l’innovativo network APS, primo esempio assoluto nel mondo automotive di una rete formata da circa 150 rivenditori e 1.800 officine. Il network Auto Part Service offriva all’automobilista una riparazione garantita e un’assistenza post riparazione con card di soccorso stradale e altri servizi.
APS è stato poi esportato in Europa con il gruppo CECAUTO e nel mondo con General Motors.

Negli ultimi quindici-venti anni ci siamo specializzati anche nella produzione di altre due categorie di prodotto che vendiamo sia in Italia che all’estero: lubrificanti e batterie. Palmerini Group ha investito anche nel settore industria con l’Oleodinamica Palmerini e nei Centri Revisione Auto con la CAR, che ha sedi a Perugia, Umbertide, San Giustino, Arezzo, Magione.

Qual è lo stato del settore autoricambi in Italia? Avete notato dei trend o dei cambiamenti particolari?

Lo stato del settore autoricambi in Italia è positivo, molti cambiamenti sono attualmente in atto poichè tutto il mercato Automotive si deve adeguare ai nuovi standard europei ed alle più importanti esigenze dell’automobilista cresciute notevolmente con il repentino cambio del parco circolante.

E per quanto riguarda le batterie?

Il consumo delle batterie si è ridotto di circa il 20%, ciò è dovuto al miglioramento qualitativo del prodotto che assicura una durata maggiore. Il giro d’ affari non ha subito contraccolpi, poichè i prezzi medi sono aumentati, come diretta conseguenza dei miglioramenti qualitativi divenuti indispensabili per sostenere la nuova tecnologia start&stop. L’innovazione tecnologica ha determinato nuovi equilibri di potere nel mercato, provocando anche la chiusura di molte piccole fabbriche di produzione.

Facciamo un breve focus anche nel settore dell’olio motore.

Anche qui abbiamo assistito a trasformazioni profonde nel recente passato, qualità e certificazioni stanno avendo un peso sempre maggiore. Come per le batterie, per fare un esempio, gli attuali oli motore devono garantire una percorrenza media dai 30 ai 50 mila chilometri e solo i grandi riescono a produrre questi tipi di prodotto. Noi abbiamo la fortuna di poter produrre in stabilimenti di livello internazionale. I nostri prodotti APG sono annoverati nel range top quality e riconosciuti da tutte le case automobilistiche con la certificazione ISO TS 16949.

Più volte hai nominato la parola “innovazione”: cosa rappresenta per te?

Innovazione vuol dire precorrere i tempi mettendo al centro del business il cliente. Innovazione vuol dire curare e offrire, oltre ai prodotti, anche tutti i servizi necessari al miglioramento della qualità.
La qualità totale è da sempre stato l’obiettivo e la missione della nostra azienda. Fare prodotti innovativi significa offrire al mercato prodotti che superano gli standard qualitativi originali con un prezzo più competitivo.

Nel recente passato si è spesso sentito parlare di crisi: dei consumi, della produzione, della competitività. Come riesce un’azienda a superare un periodo di crisi?

È fondamentale rimanere focalizzati e determinati perché nei momenti di difficolta, che comunque nel corso degli anni possono capitare, smarrire la strada maestra, cioè gli obiettivi e la vision che ogni azienda ha scelto per sé, è l’errore più grande che si possa fare, non solo nel settore autoricambi.
Al di là del settore o della tipologia di azienda, credo che un’impresa debba evitare di farsi attirare da facili scorciatoie nei momenti di crisi, ma continuare a insistere su quelle che sono quattro fattori determinanti: innovazione, qualità, servizio e attenzione al cliente. Non è facile e spesso non danno risultati immediati ma alla lunga ripagano abbondantemente gli sforzi.

Internet ha cambiato il modo con il quale clienti e aziende si relazionano. Cosa pensate di questo cambiamento?

Lo trovo molto positivo. Vedo che si va in una direzione che stimola la concorrenza e l’aumento della qualità media dei prodotti. Le persone che recensiscono prodotti e condividono la loro esperienza sui social premiano le aziende che operano meglio e permettono di migliorarsi anche a quelle che lavorano così così. Le aziende stesse grazie a internet e ai social network hanno oggi un bacino di utenti nettamente più grande rispetto al passato.
Auspico però maggior serietà e trasparenza da parte di tutti per il futuro. Non mi piace quando vedo che le informazioni o le parole vengono usate in modo strumentale o non veritiero per screditare e ottenere secondi fini.

Parliamo di futuro: che progetti ha Palmerini Group per i prossimi anni?

Proseguire nel percorso di innovazione affidandoci soprattutto alla terza generazione della famiglia, che è oggi presente in azienda con sei addetti: Nicola (Responsabile acquisti produzione automotive e grandi clienti), Giulia (Customer service), Roberto (Responsabile logistica) Silvia (Marketing e sviluppo) Andrea (acquisti e grandi clienti industria), Daniele (Responsabile centri di revisione).

Tutti seguono con passione e competenza i vari settori del gruppo. La scelta di lavorare nell’azienda di famiglia è stata comunque libera e non dovuta, poiché tutti hanno fatto un iter lavorativo di base prima di poter raggiungere posti di responsabilità.

Grazie a Giuseppe Palmerini e a tutto lo staff Palmerini Group per aver condiviso con Made in Italy Lab informazioni aziendali e curiosità su batterie, oli motori e tutto il settore autoricambi auto.

Palmerini Group
www.palmerini.com
Via dell’Industria, 2
Perugia
Umbria


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